Quando dobbiamo estinguere un prestito ( sia esso tradizionale, oppure una cessione del quinto ), la prima impellenza da chiarire è il debito residuo ESATTO.
Per debito esatto, si intende quello che la banca/ finanziaria uscente richiede per poter dichiarare ESTINTO il prestito, una volta ricevuto il pagamento.
Per questo, se devo farmi una idea del debito residuo approssimativo ( euro più, euro meno ), mi basta anche dare una occhiata al piano di ammortamento, e posizionarmi sopra alla riga dedicata alla rata appena pagata per ultima.
Ma se debbo estinguere veramente la pratica ( per esempio, nel caso della classica procedura di un rinnovo ), debbo assolutamente avere l’importo UFFICIALE.
Determinato al centesimo, e con una scadenza di ( eventuale ) pagamento precisa.
Su questo, ci torneremo.
Un caro cliente, S.R., qualche mese fa ha deciso di muoversi per il rinnovo della Sua pratica di cessione del quinto della pensione.
Si è mosso con deciso anticipo, rispetto alla decorrenza del rinnovo, ma non è questo il punto: il punto è che si è rivolto, inizialmente, ad un agente molto, molto incompetente.
Se nella vita fai l'ingegnere, il professore universitario, oppure il pensionato, diventa difficile distinguere un professionista da un cialtrone nel settore dei prestiti.
Una caratteristica, di solito, i cialtroni ce l'hanno: promettono tutto, a tutti, subito.
E non parlano mai di condizioni, di problematiche da affrontare, o tempististiche minime da attendere.
TUTTO, SUBITO, DOMANI.
Di solito, molte persone, specie se hanno necessità di liquidità, tendono a credere al cialtrone, perchè la mente umana è strutturata per credere sempre a quello di cui ha bisogno.
A Credere in Quello che Vuole Credere.
Tornando al nostro amico S.R., che cosa gli suggerisce il cialtrone, per velocizzare la pratica di rinnovo ( da proporre 5 mesi prima della decorrenza )?
Di recuperare subito un bel conto di estinzione anticipata, carico di informazioni precise non solo sul debito residuo, ma anche sulla decorrenza iniziale del prestito ( e, di conseguenza, sui tempi certi per il rinnovo stesso, secondo la normativa di settore ).
Fin qui, tutto nella norma.
Il problema è S.R. ha molta fretta, e necessita di un acconto sulla futura operazione.
Ovviamente, l'incompetente gli dice si, certo, che problema c'è?
Ma il problema, gli avranno fatto notare, è che serve capire bene la tempistica, e serve il conteggio di estinzione anticipata.
Con dentro inizio del prestito, numero di rate pagate, fine prestito, debito residuo, decorrenza di legge per il rinnovo ( mese corretto in cui impostare la pratica ).
Dimenticavo: siamo al venerdì Santo, quello di Pasqua.
Di pomeriggio, verso le 14.
Uffici chiusi, si riapre dopo Pasquetta, tanti auguri a Voi ed alla famiglia.
Se leggi questo Blog, sai che le banche hanno 10 GIORNI LAVORATIVI, per emettere il conteggio, dal momento della presa in carico della richiesta sottoscritta dal cliente ( e spesso derogano, senza nemmeno ammetterlo ).
Il nostro consulente preferito cosa fa, allora?
Carica in macchina il cliente e, convinto di poterlo usare come un corpo contundente, entra dentro all'agenzia generale che ha curato il prestito da estinguere, pretendendo l'immediata emissione del conteggio.
Incredibilmente, trova ancora qualcuno in ufficio.
Ovviamente, gli fanno notare ( con malcelato disprezzo, verso l'agente ) che:
- Il conteggio va chiesto alla banca che ha erogato il prestito.
- Di solito, a mezzo mail o fax.
- Con richiesta autografa e corredata da valida documentazione di identità.
- E che il cliente riceverà il conteggio a casa, via mail o via fax, nel termine previsto dalla normativa ( 10 giorni lavorativi ).
Ora, scornato e deluso, cosa decide di fare l'agente migliore del secolo?
Offre un passaggio in macchina al cliente, e decide di recarsi insieme a lui direttamente presso la sede bolognese della nota banca.
Sede nazionale, per inciso.
Di persona.
In un ufficio non meglio precisato.
Alle 3 del pomeriggio, del Venerdi Santo.
Per fortuna, al colmo del senso del ridicolo, la sua direzione lo chiama al telefono, e gli spiega che deve fare dietrofront, che NO, non è questo il modo ed il momento giusto, che deve riaccompagnare a casa S.R.
Prima uscita autostrada, e dietrofront.
Il martedi successivo, S.R. chiede il conteggio da solo, via mail.
Lo riceve qualche giorno dopo, sempre via mail.
E lo fornisce al nostro fenomeno, per convicerlo ad avere l'anticipo concordato.
Che, ovviamente, non può essere erogato, perchè "no, caro S.R., mancano 5 mesi, troppo rischioso!".
E siamo tornati alla casella di partenza.
Ora, possiamo credere che l'incompetente non abbia fatto danni, se non alla propria credibilità ( che, essendo evidentemente un neofita, oppure uno approssimativo, non ha un grande valore ).
In realtà, ha seminato illusioni, aspettative, impegni verso altri, da parte del cliente.
Si dice spesso, ed è vero:
SE CREDI CHE UN PROFESSIONISTA TI COSTI TROPPO, FATTI MEGLIO I CONTI.
E' SOLO PERCHE' NON SAI QUANTO TI COSTERA', ALLA FINE, UN INCAPACE.
SUL TEMA,
NON PERDERTI QUESTA RISORSA GRATUITA
( Ti arriva direttamente via mail )
